Pensiero n° 1. Strano come a volte le piccole coincidenze della vita aprano lo scrigno fatto di ricordi che giace sottorreato nei meandri della mia mente. Tutto parte dal fatto che ho letto un libro. Un libro che definirei molto "mio": i viaggi mentali sono molto miei, l'ironia che si cela tra le righe è molto mia.. insomma, tutto si intona molto con la mia visione della vita, dell'amore, e forse sì, anche dell'arte culinaria. Secondariamente ho scoperto che esiste anche un film, tratto proprio dalle righe di questo libricino di 160 pagine appena. E così, caso ha voluto che io scoprissi che la canzone principale di questa pellicola è una canzone che non sentivo da una vita e che mi è molto familiare. Il nome è Coming Around Again, la cantante è Carly Simon, il sound è molto (ma molto) anni '80. E sì, è vero che negli anni '80 sono stati fatti molti errori, come ad esempio le spalline imbottite dei vestiti per signora, certe acconciature paurose e alcuni gruppi musicali che potevano tranquillamente rimanere in quel buco nero che è la non - notorietà. Ma gli anni '80 hanno anche riservato canzoni come questa e come, ad esempio, Total Eclipse of the Heart e Because the Night (anche se a voler essere sinceri quest'ultima è del '79). E, inoltre, questa decade racchiude anche l'infanzia della sottoscritta, quindi ai miei occhi assume tutta una serie di sfumature particolari.
Comunque, sempre caso vuole che l'ascolto ripetuto della canzone di Carly Simon mi abbia ricordato improvvisamente il perchè di tanta familiarità. Avevo 2 anni quando mia madre mi faceva ballare su questa musica. Era una cosa che faceva sempre quando eravamo a casa da sole e per me i momenti passati con lei in questo modo erano i più belli che ci potessero essere. Mi prendeva in braccio e cominciavamo a ballare, mentre magari dava l'aspirapolvere o spolverava i mobili del salotto. Le canzoni più gettonate erano With or Without You degli U2 e, per l'appunto, questa. Mi ricordo le piroette che mi facevano tanto ridere e girar la testa. Mi ricordo che mi dispiaceva quando la canzone finiva e a volte convincevo mia madre a ballarci di nuovo sopra. E mi ricordo che facevo ciao con la mano alla vicina della casa di fronte che ci guardava e sorrideva.
Questi ricordi mi fanno pensare al fatto che, per quanti problemi si siano verificati negli anni successivi, la mia è stata una bella infanzia. E che lei, nonostante tutto quello che ha dovuto affrontare e tutta la tristezza che le è piombata improvvisamente addosso, è stata una brava madre. Sempre fantasiosa, sempre creativa, sempre dolce e premurosa.
Sempre sorridente, nonostante tutti i guai.
Forse è proprio da lei che ho preso questa caratteristica.
Sì, forse è così.
Pensiero n° 2. Bologna è bellissima. Non smetterò mai di pensarlo. Ogni angolo cela qualcosa, basta prestare un po' d'attenzione. Osservare. Camminare con lentezza, come se non avessi null'altro da fare nella vita. Percorrere i vicoletti, lontano dalla folla targata shopping del sabato pomeriggio. Ascoltare una canzone, piuttosto che il rumore delle marmitte e il rombo degli ingombranti autobus. Pensare che sei nata qui e che tutto un po' ti appartiene, perchè ce l'hai dentro, nel sangue e negli occhi.
Pensiero n° 3. Ho riguardato C'è Posta per Te, il film con Meg Ryan e Tom Hanks. Ne avevo fisiologicamente bisogno. E ho comprato un libro da cui mi aspetto molto. Avevo fisiologicamente bisogno anche di quello. Ultimamente ho fisiologicamente bisogno di un sacco di cose, come se dovessi nutrire una parte di me. Un qualcosa che mi cresce dentro, ma che non ha ancora una forma precisa. Se facessi un'ecografia della mia anima, vedrei che c'è una specie di germoglio, ma non distinguerei nessuna delle sue parti. Per ora meglio così. Continuerò a nutrirmi, sperando che la mia anima non ingrassi. Per quello c'è già il corpo.
Comunque, sempre caso vuole che l'ascolto ripetuto della canzone di Carly Simon mi abbia ricordato improvvisamente il perchè di tanta familiarità. Avevo 2 anni quando mia madre mi faceva ballare su questa musica. Era una cosa che faceva sempre quando eravamo a casa da sole e per me i momenti passati con lei in questo modo erano i più belli che ci potessero essere. Mi prendeva in braccio e cominciavamo a ballare, mentre magari dava l'aspirapolvere o spolverava i mobili del salotto. Le canzoni più gettonate erano With or Without You degli U2 e, per l'appunto, questa. Mi ricordo le piroette che mi facevano tanto ridere e girar la testa. Mi ricordo che mi dispiaceva quando la canzone finiva e a volte convincevo mia madre a ballarci di nuovo sopra. E mi ricordo che facevo ciao con la mano alla vicina della casa di fronte che ci guardava e sorrideva.
Questi ricordi mi fanno pensare al fatto che, per quanti problemi si siano verificati negli anni successivi, la mia è stata una bella infanzia. E che lei, nonostante tutto quello che ha dovuto affrontare e tutta la tristezza che le è piombata improvvisamente addosso, è stata una brava madre. Sempre fantasiosa, sempre creativa, sempre dolce e premurosa.
Sempre sorridente, nonostante tutti i guai.
Forse è proprio da lei che ho preso questa caratteristica.
Sì, forse è così.
Pensiero n° 2. Bologna è bellissima. Non smetterò mai di pensarlo. Ogni angolo cela qualcosa, basta prestare un po' d'attenzione. Osservare. Camminare con lentezza, come se non avessi null'altro da fare nella vita. Percorrere i vicoletti, lontano dalla folla targata shopping del sabato pomeriggio. Ascoltare una canzone, piuttosto che il rumore delle marmitte e il rombo degli ingombranti autobus. Pensare che sei nata qui e che tutto un po' ti appartiene, perchè ce l'hai dentro, nel sangue e negli occhi.
Pensiero n° 3. Ho riguardato C'è Posta per Te, il film con Meg Ryan e Tom Hanks. Ne avevo fisiologicamente bisogno. E ho comprato un libro da cui mi aspetto molto. Avevo fisiologicamente bisogno anche di quello. Ultimamente ho fisiologicamente bisogno di un sacco di cose, come se dovessi nutrire una parte di me. Un qualcosa che mi cresce dentro, ma che non ha ancora una forma precisa. Se facessi un'ecografia della mia anima, vedrei che c'è una specie di germoglio, ma non distinguerei nessuna delle sue parti. Per ora meglio così. Continuerò a nutrirmi, sperando che la mia anima non ingrassi. Per quello c'è già il corpo.