sabato 13 ottobre 2007

Pane e cioccolata

Una persona non è ciò che dice di essere. Una persona è fondamentalmente ciò che fa.
Se, per assurdo, dai una martellata sul piede di un tuo amico puoi dire che ti dispiace. Che tu solitamente sei una persona dolce, gentile e buona. Puoi dire ciò che vuoi su chi pensi di essere. Ma resta il fatto che hai dato una martellata a qualcuno e che probabilmente bisogna dedurne che sei una persona che è in grado di prendere a martellate gli altri.

Questa piccola perla di saggezza mi è stata regalata da una persona che in poco tempo ho imparato a stimare molto.
A dire il vero sembra un concetto banale, ma mi sono stupita di non averci mai pensato prima. Perchè in effetti funziona in questo modo. Si pensa di conoscere se stessi, dando grande peso alla famosa e tanto decantata interiorità. E si pensa, sullo stesso assunto, di conoscere le persone che si hanno generalmente attorno. Pensando di loro che siano ricche di buoni sentimenti. Pensando, davanti a comportamenti sbagliati, che comunque essi siano giustificabili e potenzialmente perdonabili andando a ricercare a monte uno spirito fondamentalmente buono, che non voleva in realtà fare ciò che ha fatto.
In realtà la maggior parte delle volte non è così e tutti questi pensieri speranzosi tentano di nascondere la consapevolezza del fatto che le persone che fanno del male probabilmente sono semplicemente persone che sanno come fare male. Se poi lo fanno consapevolmente o no.. beh, non cambia di molto le cose.
Il caro e vecchio Sigmund dava man forte a questa opinione, sostenendo che gli incidenti in realtà non esistono. Ogni azione è incosciamente voluta e mai accidentale.
Per questo credo che in realtà il perdono a volte sia sopravvalutato. è un traguardo a cui si pensa di dover necessariamente giungere per poter andare avanti. Per poter dimostrare che si è persone talmente giuste e mature da poter arrivare ad una specie di nirvana della coscienza. E, in fondo, per poter dire "non è una persona cattiva. Semplicemente non voleva. Semplicemente non pensava di arrivare fino a questo punto"... salvando così la grande illusione su cui viviamo, e cioè che in fondo non può esistere una persona che ha un comportamento sbagliato semplicemente perchè in quel dato momento si vuole comportare in quel modo.
Spesso e volentieri però non è così.
Spesso le persone agiscono e dalle loro azioni si capisce molto di ciò che sono. E spesso ciò che sono non riflette assolutamente ciò che pensiamo che siano.
E questo comporta la maggior parte delle volte delusione ed amarezza. Comporta la possibilità di mettersi a piangere in macchina ad un semaforo. Comporta la possibilità di avere il sonno tormentato per giorni. E un mal di testa atroce ogni mattina.
Mi sento tradita. E mi sento talmente ingenua. Perchè sul serio, non pensavo che potessero davvero esistere persone come te.
Forse perchè sono sempre vissuta mettendomi mille scrupoli, non pensavo che esistessero persone che non ne hanno nemmeno mezzo. O forse lo pensavo, ma la vedevo come una possibilità lontana, al di fuori della mia realtà. Come quando si pensa alla morte o alla possibilità di ammalarsi. C'è. Ma non capiterà mai a te.
Invece tu ci sei capitata. E hai ferito. E ferito. E continuato a ferire. Sperando di non essere mai scoperta. Di essere talmente furba da divenire quasi invincibile.
Ora che sei stata smascherata dici che non sei così. Che non volevi. Che è stato un gioco. Uno scherzo. Che non pensavi che sarebbe successo tutto ciò. Che no, non è vero che non hai avuto nemmeno un briciolo di rispetto. Che non sei bugiarda. Che non sei falsa. Che non sei addirittura finta.
Ma le azioni parlano.
Perchè io sono d'accordo.
Uno è ciò che fa.
Oltre ad essere ciò che mangia.

Ergo
io sono un'ingenua credulona. Oltre ad essere costantemente pane e cioccolata.

7 commenti:

*LaBernyAddormentata* ha detto...

Ma ciao cipy!!
Nn mi spiace affatto che tu abbia messo il collegamento al mio blog..anzi! è bello pubblicizzare ciò che apprezziamo..no? perciò...grazie!
ehi..ma che post triste! che succede?
questa settimana sn pienissima..la prossima cerchiamo di vederci (nel week end a questo punto!!).
un baciooooo
ps: quando ti laurei??
x me è ufficiale ai primi di dicembre

Anonimo ha detto...

E' vero noi siamo ciò che agiamo. Ma nella vita si può anche sbagliare. Se io la martellata nel piede te la do per sbaglio non è lo stesso che te la do volontariamente.

Anonimo ha detto...

Vale,
che ti piaccia o no, io lo ripeterò fino allo sfinimento. Questo è il mondo dei furbi, dei cattivi, dei "senza-rispetto" e chi più ne ha più ne metta. Gira e rigira vincono sempre loro, e chi ne subisce le conseguenze rimane sempre a chiedersi il perché è rimasto così (donzella, mi perdoni il francesismo) crudelmente inc.... Non ho la pretesa di insegnarti nulla, anche perché non riesco a gestire me stesso, ma ti chiedo solo di non stare a guardare. Agisci e colpisci alle spalle. Strano, a parlarne sembra facile, ma io sono anni ci provo ed ottengo risultati inutili. Ognuno è fatto in un modo diverso e l'errore più grosso (non voglio farti la predica, ma ti parlo delle mie esperienze) è quello di credere che gli altri siano tutti come te. Esistono persone sincere o ipocrite, bonaccioni o bastardi-inside, e così via. Bisogna sempre essere pronti a tutto ed eventualmente rispondere a tono.

Ad ogni modo, anche willy ha ragione: esistono sbagli, errori, sviste etc... Il difficile è identificarli correttamente e allora auguri.

P.S: so di non esserti stato utile, infatti al mondo esistono due tipi di persone: quelle utili e quelle inutili.

P.P.S: qualcuno mi ha detto che ti laurei il 12, proprio il giorno prima di di quel qualcuno... :D. Beh... allora? come ti senti? Ready?

P.P.P.S: ciao.

Anonimo ha detto...

Può anche darsi, ma non sei tu che scegli di perdonare. Il perdono arriva indipendentemente dalla volontà. Ti assicuro che voler perdonare una persona " a tutti i costi" causa dolore, più che senso di giustizia e magnanimità. Si, le persone sono ciò che fanno, ma se io un giorno do una martellata a qualcuno, e poi il giorno dopo capisco che non potrei fare mai più una cosa del genere, come la mettiamo? E tu, che sei la persona a cui ho dato la martellata, che farai? Mi crederai? O starai tutta la vita sulla difensiva perchè, in effetti, quella volta in quel dato posto ti ho dato una martellata? E poi, credi davvero che esistano persone che non sono capaci di dare martellate? Credi davvero che chi non ha mai dato martellate di conseguenza non potrà mai farlo? Dentro di noi c'è tutto, eros e thanatos, come direbbe il tuo Freud. Il vero problema è metterli d'accordo con quell'isoletta sperduta che sempre Freud ha chiamato io. Ad ogni modo, sul fatto che ognuno è ciò che mangia sono perfettamente e totalmente d'accordo.

Valentina ha detto...

Credo che tutti siano in grado di dare martellate, ma sta di fatto che ci sono persone che riescono comunque ad astenersi dal farlo. In secondo luogo, credo anche che ci siano certe persone che per come sono fatte continueranno a dare martellate tutta la vita.. certo c'è chi si ravvede e cambia, ma conosco davvero pochissime persone che lo hanno fatto veramente. Detto questo, sono tutt'altro che freudiana, lo tiro in ballo solo in rarissime eccezioni. E sono tutt'altro che negativista, tranne che in situazioni gravi come quella che sta alla base di questo post. è un discorso diretto verso una persona specifica e vuole essere appositamente provocatorio. Ovviamente ogni situazione è soggettiva e contestualizzabile. Ed ogni opinione lecita, a patto che sia firmata!

Anonimo ha detto...

In effetti mi scuso x non essermi firmato. Concordo che non è affatto educato. Non che volessi essere polemico a tutti i costi. Semplicemente il perdono è un argomento che mi sta molto a cuore, ma soprattutto x me è molto spinoso. Ma forse dovrei togliere il per me. Suppongo che sia così un po' per tutti. Anzi, io invidio moltissimo chi per davvero riesce a "mettere una pietra sopra" e non pensare a certe cose. Però neppure io sono negativista, così dirò che sono sulla buona strada. Ed anche un'altra cosa. Che a volte il tempo è un ottimo alleato in questo. Ancora scusa x quel post non firmato. Stavolta mi firmo, anche se non credo serva a qualcosa, visto che non credo di averti mai vista. Allora, in bocca al lupo. Lele

Valentina ha detto...

X Lele: la firma serve a molto! Ripassa quando vuoi, sei il benvenuto! (comunque, crepi) :)